Study


“I paesaggi del vino.
Valutazione della Pericolosità da Frana nelle
Aree D.O.C.G. TORGIANO e MONTEFALCO
Analisi Statistica Bivariata in Ambiente G.I.S.”

ABSTRACT

In questa pagina trovate l'abstract di un lavoro che ho svolto, nell'ambito della mia tesi specialistica, con l'Università di Perugia. Per ovvie ragioni di spazio, non ho potuto postarlo tutto, ma non ho problemi, ad inviarlo a chiunque di voi, fosse interessato ad un approfondimento. Scrivetemi direttamente ad uno degli indirizzi sotto riportati.

Il lavoro si è svolto nell’ambito contestuale de “I Paesaggi del Vino”, progetto di “Geologia&Turismo”. In particolare, si è cercato di apportare un contributo di assoluto valore scientifico, a trattazioni che finora avevano avuto carattere, e scopo, prevalentemente divulgativo.
            In una prima fase si è proceduto a definire in dettaglio la situazione geologica dei due terroir/territori studiati (Torgiano D.O.C.G.; Montefalco D.O.C.G.), individuando le condizioni morfo-litologiche di maggiore correlazione, tra i vitigni ed i terreni. Il lavoro, è stato corredato da una serie di dati ed analisi reperite in bibliografia ed accuratamente integrate con le problematiche litologiche, geomorfologiche, idrologiche, climatiche locali, delle zone analizzate. Al reperimento bibliografico, si è affiancato un attento rilevamento di campagna, definito nel caso “morfo-lito-enologico”, centrato prevalentemente alla definizione delle aree vitate, registrando anche possibili caratterizzazioni specifiche, di entità dimensionale limitata, ma che potevano avere influenza nelle produzioni vinicole.
            Il secondo passaggio, è stato quello dell’implementazione dei dati in ambiente G.I.S. (attraverso i softwares ArcView ed ArcGIS), per la costruzione del modello di propensione al dissesto. Nella fase di rilevamento, infatti, sono state riportate anche tutte le situazioni di instabilità morfologica, che potevano interessare e disturbare, sia i vigneti in sé, che il territorio che li ospita. Il progetto, attraverso la costruzione delle carte dei fattori predisponenti al franamento (in questo caso individuati nello acclività, nella litologia, nella copertura del suolo e nell’esposizioni), ha permesso di effettuare operazioni di sovrapposizione (overlay), con successiva applicazione delle formule statistiche di analisi bivariata (note in letterature da NARANJO J.L., VAN WESTEN C.J., SOETERES R., (1994).) e la restituzione della carta finale di pericolosità da frana. A tale carta di interesse geomorfologico per tutto il territorio, si è poi sovrapposta la carta delle aree effettivamente vitate, per permette di individuare possibili correlazioni: sia tra propensione al dissesto e presenza di vigneti ,ed eventualmente, loro disposizione o tecnica colturale; sia rispetto alla resa qualitativa e quantitativa delle vigne in condizioni di critiche di franosità.
            I risulti ottenuti, permettono, innanzitutto, di avere un ottimo strumento di pianificazione territoriale, che tiene conto di una delle maggiori problematiche ambientali presenti nelle due aree: il dissesto idrogeologico. Questo in entità culturali, come quelle delle due aree analizzate, in cui la valorizzazione territoriale è il principale vettore economico e distintivo sociale, è molto importante per la tutela ambientale, per non incorrere in problemi di disfacimento, che potrebbero produrre diminuzione del valore paesaggistico. Il punto di forza del progetto in G.I.S. è sicuramente la facile gestione, l’interpretazione intuitiva anche per i non tecnici del settore e la possibilità di continui aggiornamenti e successive implementazioni.
Inoltre, riferito strettamente al mondo vitivinicolo, si può considerare, che le carte di propensione al dissesto delle due aree D.O.C.G., rappresentano anche uno strumento a completa disposizione dei produttori e dei consorzi di tutela dei vini, dai quali possono partire considerazioni in merito alla difesa dei suoli vitati, alla limitazione delle produzioni, all’eventuale incremento delle superfici di coltura, alle rese e loro possibili miglioramenti qualitativi.






 EMANUELE ROSSI
geologo




winescapes