Winescapes

Dalla fusione di wines e landscapes, e soprattutto dalla creatività della Prof.sa Lucilia Gregori, nasce winescapes (Paesaggi del vino).

Le conoscenze geologiche, geomorfologiche, paleogeografiche e ambientali, sono spesso sottovalutate, o del tutto sconosciute, nell'ambito enoculturale, ma costituiscono un ruolo di primo piano, nelle "ragioni" del vino.
Nessuno intende attribuire unicità a questi aspetti, ma la conoscenza completa e complessa dei vini, richiede un'attenta lettura, sottolineando anche questi che sono gli aspetti che ne hanno costruito il contesto territoriale. Dall’analisi geologica di un terroir, si può scoprire molto di quella terra da cui nasce quel vino, tanto da permettere di ottimizzare eventuali coltivazioni, fornendo inoltre conoscenze stimolanti sul passato dei luoghi che adesso ospitano quei vitigni.
La geologia come valore aggiunto al vino, può essere espresso partendo da carte eno-geologiche dedicate. Il compito svolto dalle cartografie dei luoghi del vino è, innanzitutto, quello di definire le zone di coltivazione dei vari vitigni e dare un conoscenza profonda dei territori, al fine, non solo di incentivare le produzioni, ma di ricostruire il contenuto culturale di questo prodotto e dei suoi terroirs.
E' noto che terroir è un termine francese, come è altrettanto noto la difficoltà con cui è traducibile in altre lingue. Le definizioni che ne vengono date sono numerose ma spesso solo parzialmente esaustive. Quella che meglio esprime il significato più intrinseco della parola, viene proprio dalla Francia, coniata dall`Institut National des Appellations d`Origine (INAO):
`Le terroir est un espace géographique délimité où une communauté humaine a construit, au cours de l`histoire, un savoir intellectuel collectif de production, fondé sur un système d`interactions entre un milieu physique et biologique et un ensemble de facteurs humains, dans lequel les itinéraires socio-techniques mis en jeu, révèlent une originalité, confèrent une typicité et engendrent une réputation, pour un produit originaire de ce terroir' 
(Il terroir è uno spazio geografico delimitato dove una comunità umana ha costruito, nel corso della storia, un sapere intellettuale e collettivo di produzione, fondato su un sistema d’interazioni tra un ambiente fisico e biologico ed un insieme di fattori umani, dentro al quale gli itinerari socio-tecnici messi in gioco rivelano un'originalità, conferiscono una tipicità e generano una reputazione, per un prodotto originario di questo terroir).

In altri termini si può parlare di terroir, come della complessa interazione tra i diversi fattori coinvolti nel processo produttivo e con riferimento ad areali di limitata estensione (CARTECHINI, 2005).
Il concetto di terroir può essere esteso a qualsiasi prodotto agricolo e alimentare, ma originariamente è stato codificato in rapporto al vino e alle caratteristiche uniche dei crus, specifiche entità economiche-territoriali francesi da cui provengono i migliori vini.
Quando compriamo una bottiglia di vino francese, per esempio uno Champagne, noi non acquistiamo un vino prodotto con uve pinot noir o chardonnay o pinot meunier, vinificate con metodo champenoise, al quale viene dato dal produttore un nome simbolico: noi stiamo portando a casa dall’enoteca, un pezzo di Francia, una regione, un terroir, appunto.
Negli ultimi anni in Italia, si è diffuso il fuorviante pensiero, che la qualità e bontà del vino, sia merito soltanto della bravura del vinificatore. Si è data più importanza allo stile di una cantina, piuttosto che ai caratteri culturali, sociali, tradizionali, ma soprattutto, climatici e geomorfologici, dei territori. Invece, è proprio l’insieme di suolo, clima, vitigno, e poi conoscenze contadine, tecniche agronomiche ed enologiche, sottoposto ad un lungo e lento processo evolutivo, a differenziare un vino, rendendolo, in qualche modo, unico ed irripetibile. Il rischio di perdere questa relazione di univocità tra suolo e vino non è auspicabile per il prodotto vino in Italia. La differenziazione geografica e geologica propria del nostro paese, ci rende notevolmente avvantaggiati nella creazione di beni unici in tutti i settori, per primo in quello vitivinicolo: in questo occorre far leva dal punto di vista commerciale.
È per questo che occorre definire scientificamente le caratteristiche fisiche, innanzitutto, dei vari territori vitati, per adottare anche noi pienamente, il concetto di terroir, magari definendolo con un termine più vicino alle nostre radici, come : “Genius Loci” (dal latino Genius, ii: generatore della vita; divinità che presiede alla nascita e accompagna nella vita. Locus, i: luogo, regione).
Genium loci precatur”, pregare il Genio del luogo, per avere dei buoni raccolti: già i romani conoscevano l’importanza dei territori nelle produzioni agricole.
La determinazione scientifica dei territori è possibile soltanto con la geologia e con lo studio di tutti quei processi sedimentari, tettonici e morfogenetici, che li hanno scolpiti. Ricostruire e quindi immaginare lo scenario paleogeografico del terroir di un vino, per comprenderne pienamente le ragioni delle tipicità.
“I vini raccontano le varie caratteristiche geologiche e geomorfologiche dei loro territori” permettendo di “conoscere, viaggiare, meditare” mentre “i terroirs identificano i paesaggi del vino”: queste citazioni, sono i temi centrali del convegno i “Paesaggi del Vino”, che si svolge annualmente presso l’Università degli Studi di Perugia. Occorre entrare nell’ottica che la comprensione di un vino può essere completa, soltanto se calato culturalmente all’interno del proprio territorio e pertanto un’adeguata e innovativa cartografia tematica dovrebbe, deve tener conto di questo aspetto.


Emanuele Rossi