giovedì 28 aprile 2011

Geologia e Vino - Termini generali

L’Italia rappresenta una dei maggiori produttori al mondo di vino, sia per quanto riguarda la qualità sia per quanto riguarda la quantità, raggiungendo negli ultimi tempi, la vetta della classifica in entrambi i casi.
In Italia il vino è una delle basi delle abitudini alimentari, anche se negli ultimi anni, si è assistito ad una diminuzione del consumo pro-capite, indirizzando la produzione verso la qualità. Contemporaneamente a questo è aumentato l’interesse, con riscontro commerciale, verso prodotti con provenienza geografica definita. Il valore del contesto territoriale di provenienza, sta acquisendo nel mondo dell’enologia uno spazio in primo piano, in linea con la necessità di valorizzazione e tutela dell’ambiente naturale. Questo è testimoniato dal fatto che numerosi vini (Chianti, Pantelleria, Torgiano, Barolo, ecc.), derivano il proprio nome da località geografiche ben definite, portandole a rappresentare un marchio di alto valore economico da custodire e sviluppare.




Le caratteristiche organolettiche, in un vino, sono collegate direttamente a tre parametri: tipologia del vitigno e modalità agronomiche ed enologiche; condizioni climatiche annuali; terreno di coltivazione, con particolare attenzione al bedrock. La congiunzione di questi fattori (umano, bioclimatico e geologico), in un contesto territoriale limitato e definito, crea l’unicità di un vino. Automatica conseguenza di un scenario unico ed irripetibile, di un territorio che ,come vedremo, diventa terroir.
Il terreno d’impianto della vigna, eredita le proprie caratteristiche composizionali dal substrato geologico: infatti è dalla litologia che iniziano i processi pedogenetici. A questo si aggiunge il fatto che, l’evoluzione geologica di un’area, determina la forma dei versanti, quindi la loro esposizione e pendenza, entrambi fattori di grande importanza per la coltura e la qualità del prodotto. Non si parla, quindi solo di suolo, ma di tutti i processi morfogenetici e delle condizioni paleo-ambientali che hanno permesso, attraverso determinate sequenze litologiche e sedimentologiche, lo sviluppo di un certo vitigno, in un certo areale, e quindi della tipicità del vino.
Gli ambiti di applicazione delle Scienze Geologiche, nel mondo del vino, possono essere sostanzialmente racchiusi in tre indirizzi. Innanzitutto la geologia è un arricchimento culturale, che permette la definizione scientifica dei paesaggi del vino. Gli altri due campi di approfondimento, hanno un orientamento più applicativo e sono l’integrazione nella ricerca di aree vocate e lo studio della tracciabilità del prodotto.

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